La revisione delle linee vita e degli ancoraggi è un elemento cruciale per garantire la sicurezza nelle attività che coinvolgono l’uso di dispositivi di protezione individuale contro le cadute. Questi dispositivi sono fondamentali in settori come la costruzione, la manutenzione edile, l’installazione di impianti elettrici, e altre attività che comportano rischi di caduta da altezze.

  • Ispezione visiva: Gli operatori esperti devono esaminare visivamente tutti gli elementi del sistema di linea vita per identificare eventuali segni di danni, usura o corrosione. Questa ispezione dovrebbe includere cinture, corde, carrucole, connessioni e ancoraggi.
  • Test funzionali: Verificare la funzionalità di tutti i componenti. Ad esempio, testare le carrucole per assicurarsi che scorrono senza intoppi, assicurarsi che le cinture di sicurezza si stringano correttamente e che gli ancoraggi siano saldi.
  • Verifica della conformità normativa: Assicurarsi che il sistema di linea vita soddisfi le normative di sicurezza e gli standard locali e nazionali. In molti paesi, esistono normative specifiche per la protezione contro le cadute, e la linea vita deve essere conforme a tali regolamenti.
  • Formazione degli operatori: Verificare che gli operatori siano addestrati correttamente sull’uso del sistema di linea vita. Questo include l’apprendimento delle procedure di collegamento, l’ispezione personale dei dispositivi e l’uso corretto del sistema.
  • Documentazione: Mantenere una documentazione accurata di tutte le attività di revisione, compresi i risultati degli ispettori, i test funzionali e le eventuali riparazioni o sostituzioni effettuate.
  • Periodicità delle revisioni: Stabilire un programma regolare di revisione della linea vita. La frequenza delle revisioni dipende dalle normative locali e dalle condizioni operative, ma spesso vengono eseguite ispezioni periodiche, ad esempio ogni sei mesi o un anno.

Un cartello deve essere esposto sul punto di accesso al sistema e deve riportare le seguenti informazioni:

  • Tipo di sistema presente in copertura, esempio: Classe C, Tipo A…
  • Numero massimo di utilizzatori
  • Spazio minimo di caduta
  • Ditta installatrice e data di installazione
  • Data ultima ispezione

Presso il proprietario dell’immobile deve infine essere disponibile il manuale di uso manutenzione, il piano di salvataggio, DPI suggeriti per l’utilizzo dell’impianto, percorso di accesso.

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Il Decreto Legislativo 81/08, noto come “Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro” (o anche T.U. Sicurezza), è una legge italiana che disciplina la sicurezza sul lavoro. Esso ha lo scopo di proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori in tutti i settori di attività

In Italia, la sicurezza sul lavoro è disciplinata dal Decreto Legislativo 81 del 9 aprile 2008, (dlgs 81/08) noto comunemente come il “Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro.”

Il Testo Unico sulla sicurezza elenca infatti le misure generali di tutela, integrate da disposizioni specifiche per rischi o settori di attività, coprendo una vasta gamma di aspetti, come la movimentazione manuale di carichi, l’uso di videoterminali, l’esposizione ad agenti fisici, biologici e cancerogeni, e altro ancora.

Questo importante documento, entrato in vigore il 15 maggio 2008, si compone di 306 articoli e 51 allegati, organizzati in vari titoli che ne delineano la struttura.

Ecco una panoramica sintetica:

Titolo I (art. 1-61) Principi Comuni: riguarda disposizioni generali, il sistema istituzionale, la gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro, e norme penali;

Titolo II (art. 62-68) Luoghi di Lavoro: approfondisce disposizioni generali e sanzioni relative ai luoghi di lavoro;

Titolo III (art. 69-87) Uso delle Attrezzature e Dispositivi di Protezione Individuale: affronta l’utilizzo di attrezzature di lavoro, dispositivi di protezione individuale, impianti e apparecchiature elettriche;

Titolo IV (art. 88-160) Cantieri Temporanei o Mobili: tratta le misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, nonché le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota, insieme alle relative sanzioni;

Titolo V (art. 161-166) Segnaletica di Salute e Sicurezza sul Lavoro: include disposizioni generali e relative sanzioni;

Titolo VI (art. 167-171) Movimentazione Manuale dei Carichi: esamina disposizioni generali e le sanzioni connesse alla movimentazione manuale dei carichi;

Titolo VII (art. 172-179) Attrezzature Munite di Videoterminali: illustra disposizioni generali, obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti, insieme alle sanzioni;

Titolo VIII (art. 180-220) Agenti Fisici: copre disposizioni generali, protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore, alle vibrazioni, ai campi elettromagnetici e alle radiazioni ottiche, nonché le relative sanzioni;

Titolo IX (art. 221-265) Sostanze Pericolose: approfondisce la protezione da agenti chimici, cancerogeni e mutageni, e i rischi connessi all’esposizione all’amianto, insieme alle sanzioni;

Titolo X (art. 266-286) Esposizione ad Agenti Biologici: si occupa degli obblighi del datore di lavoro, della sorveglianza sanitaria e delle sanzioni in caso di esposizione ad agenti biologici;

Titolo XI (art. 287-297) Protezione da Atmosfere Esplosive: affronta disposizioni generali, obblighi del datore di lavoro e le relative sanzioni;

Titolo XII (art. 298-303) Disposizioni Diverse in Materia Penale e di Procedura Penale: tratta questioni penali e di procedura penale;

Titolo XIII (art. 304-306) Disposizioni Finali: contiene disposizioni conclusive del Testo Unico.

Il Testo Unico, ancorato ai principi costituzionali, trova il suo fondamento nell’art. 32 della Costituzione, che sancisce il diritto alla salute e all’integrità fisica come un principio fondamentale dell’individuo.

Entrando in vigore, il decreto 81/08 ha abrogato parte della legislazione preesistente, tra cui il celebre Decreto 626/1994.

Questa normativa, frutto di una successione di disposizioni nel tempo, ha visto ulteriori integrazioni con il Decreto Legislativo n. 106 del 3 agosto 2009 e ha subito nel corso degli anni una serie di modifiche volte a rafforzare la tutela dei lavoratori sul luogo di lavoro. Il testo è infatti soggetto a costanti aggiornamenti che ne mantengono la rilevanza nel tempo.

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